La legge di Bilancio approvata definitivamente al Senato lo scorso 30 dicembre conferma l’agevolazione per chi acquista arredi ed elettrodomestici.
La detrazione fiscale del 50% è riconosciuta fino al limite di spesa di € 16.000, rispetto ai 10.000 precedentemente previsti.
I requisiti, le condizioni e le modalità di domanda rimangono le stesse, soprattutto per quanto riguarda il requisito chiave che vede legittimato a richiedere il bonus chi effettua lavori di ristrutturazione edilizia ammessi al relativo sconto fiscale.
Come visto nei casi precedenti questa agevolazione si inserisce all’interno di un piano di incentivi introdotti per le ristrutturazioni delle unità abitative che si completano con l’acquisto, per l’appunto, di nuovi arredi ed elettrodomestici.
E’ bene chiarire che il bonus consiste nella detrazione IRPEF del50% che viene accordata ai contribuenti per ristorarsi delle le spese sostenute per acquistare mobili ed elettrodomestici ad arredo di immobili sottoposti a lavori di ristrutturazione edilizia.
E questo è un aspetto essenziale per capire la funzione dell’agevolazione: il bonus mobili, infatti, è a corredo del bonus ristrutturazione.
Tant’è vero che la data di inizio dei lavori di ristrutturazione deve essere necessariamente precedente quella dell’acquisto dei mobili o degli elettrodomestici oggetto della detrazione.
La detrazione continua ad essere accordata per l’acquisto di mobili, ad esempio letti, armadi, cassettiere, librerie, scrivanie, tavoli, sedie, comodini, divani, poltrone, credenze, materassi, apparecchi di illuminazione e di grandi elettrodomestici di classe non inferiore alla A+ (A per i forni) come frigoriferi, congelatori, lavatrici, asciugatrici, lavastoviglie, piani cottura, forni a microonde, piastre riscaldanti elettriche.
Come persiste l’onere di richiedere la detrazione in dichiarazione dei redditi,che dovrà essere ripartita tra gli aventi diritto, e il riconoscimento in dieci quote annuali di pari importo.
Il contribuente che esegue lavori di ristrutturazione su più unità immobiliari avrà diritto al beneficio più volte.
L’importo massimo di € 16.000 va, infatti, riferito a ciascuna unità abitativa oggetto di ristrutturazione.
Il bonus è riconosciuto se connesso alle seguenti attività:
- manutenzione straordinaria ad esempio installazione di ascensori e scale di sicurezza, realizzazione dei servizi igienici, sostituzione di infissi esterni con modifica di materiale o tipologia di infisso, rifacimento di scale e rampe, realizzazione di recinzioni, muri di cinta e cancellate, costruzione di scale interne, sostituzione dei tramezzi interni senza alterazione della tipologia dell’unità immobiliare.
- Ristrutturazione edilizia: modifica della facciata, realizzazione di una mansarda o di un balcone, trasformazione della soffitta in mansarda o del balcone in veranda, apertura di nuove porte e finestre, costruzione dei servizi igienici in ampliamento delle superfici e dei volumi esistenti.
- Restauro e risanamento conservativo: adeguamento delle altezze dei solai nel rispetto delle volumetrie esistenti, ripristino dell’aspetto storico-architettonico di un edificio.
Un altro punto importante, per le parti comuni di edifici condominiali il bonus mobili spetta anche in caso di lavori di manutenzione ordinaria, come: tinteggiatura pareti e soffitti, sostituzione di pavimenti, sostituzione di infissi esterni, rifacimento di intonaci, sostituzione tegole e rinnovo delle impermeabilizzazioni, riparazione o sostituzione di cancelli o portoni,riparazione delle grondaie, riparazione delle mura di cinta.
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