Progettare la propria cucina è un momento molto stimolante e divertente, anche se, a volte, fonte di mille ansie e dubbi. Perché questo non avvenga è fondamentale rispettarsi non facendosi fretta ma prendersi il proprio tempo che è diverso per ognuno di noi.
Tempo per guardare, chiedere, capire, chiedere nuovamente, prima metabolizzando le informazioni che tutti saranno ansiosi di offrirvi: amici, parenti, professionisti del settore, per poi scartare quelle che riteniamo troppo lontane da noi.
Prendersi il proprio tempo perché la cucina che sceglierete vi accompagnerà per molti anni. La vedrete tutti i giorni più volte al giorno perché è il luogo dove si svolge la gran parte delle azioni quotidiane: si prepara il cibo, lo si cucina, lo si consuma.
Orientare la propria scelta verso una soluzione svincolata da elementi troppo caratterizzanti permette di non subire mode passeggere e di avere una cucina che duri nel tempo.
Un grande aiuto a far sì che la progettazione diventi un cammino senza grossi inciampi sono:
1. In questa prima fase, non concentrarsi troppo su colori, finiture e materiali. Quello è il vestito, che può essere più o meno sgargiante e costoso, ma pur sempre un involucro che risulterà vuoto senza una buona struttura portante che è data solo dalla progettazione.
2. Chiedersi come si pensa si interagirà con l'ambiente cucina a prescindere dal fatto che questa sia: aperta sul soggiorno, chiusa, abitabile o non abitabile.
3. Nel caso in cui la cucina sia aperta sulla zona giorno è necessario pianificare nei dettagli la distribuzione degli arredi di entrambi gli ambienti affinché questi dialoghino tra di loro con coerenza, funzionalità e eleganza.
Mentre si comincia a prendere consapevolezza degli spazi di cui si dispone chiedersi:
- In quanti saremo a utilizzare la cucina?
- Desidero consumare i pasti in cucina?
- Quante volte alla settimana (mediamente) farò la spesa?
- Cosa desidero ottenere dalla mia cucina?
- Come vivo la cucina oggi?
- Cosa non vorrò di sicuro.
- Pratica da pulire? Sempre più spesso oggi il tempo destinato ai lavori di casa viene sottratto al nostro tempo libero o alla famiglia. Valutate il vostro tempo.
Date un bugdet all'ergonomia.
Un altro fattore molto importante per la valutazione della cucina, è lo studio ergonomico. L’ergonomia è la scienza che studia il rapporto dell’uomo con gli oggetti che utilizza e gli spazi dove vive e lavora. È importante approfondire ogni aspetto per effettuare una scelta razionale: il prezzo da pagare sarà lavorare in una cucina che ci obbliga ad assumere posizioni scorrette e dannose per la nostra salute.
Ma considerate anche che l'ergonomia ha un costo con il quale dovrete confrontarvi e stabilire delle priorità.
Una volta messe insieme queste risposte con le misure dell'ambiente di cui si dispone, vi assicuro che la progettazione viene da sé. Infatti in cucina ci sono degli oggetti dei quali non si può proprio fare a meno (forno, frigo, lavello, lavastoviglie) e che hanno un certo peso in occupazione dello spazio e vanno conteggiati per primi.
Qualche aspetto da evitare:
- Facendo un giro tra i molti modelli esposti in un qualsiasi negozio di cucine, spesso si possono fare delle scelte in base a criteri sbagliati. Oggi sono aumentate a dismisura le possibilità di finiture, materiali e di meccanismi a tua disposizione che certamente non possono essere presenti tutte in un'unica esposizione per quanto grande sia. In realtà quello che ti serve è un progetto sulla base delle tue esigenze.
- Portate la piantina della vostra cucina ma concordate con l'arredatore che vi sarà un sopralluogo prima di mettere in produzione la cucina.
- Fatevi consigliare nella scelta dei colori e delle finiture solitamente di cucine di qualità se ne cambiano due nella vita quindi dovrete conviverci per molto tempo.
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